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F 35, vogliamo o no risparmiare 14 miliardi?

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L’idea di rinunciare ai costosissimi aerei militari fa breccia anche dentro il governo. Domani il voto in parlamento e si profila l’idea di rinvio. La campagna Taglia le ali alle armi invita tutti a scrivere personalmente ai deputati della propria circoscrizione…
Possiamo risparmiare ben 14 miliardi di euro, sufficienti a rilanciare la nostra economia in picchiata. Basta che dentro al Pd si mettano d’accordo, ma sembra che si prospetti un rinvio, per evitare il duro confronto con gli elettori.
Il Ministro della Difesa Mario Mauro dice che “se il Parlamento vuole possiamo rinviare l’acquisto. Ma dobbiamo continuare a pagare gli aerei”. Domani il voto decisivo.  Oltre alla mozione anti F35 presentata da Sel e M5S verrà discussa anche una mozione di Fratelli d’Italia, con primi firmatari Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, nella quale si chiede al governo di confermare il programma di acquisto dei cacciabombardieri.
La campagna “Taglia le ali alle armi”, intanto dopo il sit-in, continua la propria azione affinché venga decisa la cancellazione della partecipazione italiana al programma F-35 JSF. La campagna invita tutti a scrivere personalmente ai deputati della propria circoscrizione per chiedere loro di votare la mozione per fermare il programma degli F35 e per ridurre le spese militari a favore del lavoro, dei giovani, del welfare e delle misure contro l’impoverimento degli italiani.
Il Pd risulta spaccato, ma questa non è una novità. Il ministro rendiamo agli degli Affari regionali, Graziano Delrio, non è affatto convinto che sia inevitabile comprare  90 aerei costosissimi che potrebbero anche arrivare a 131 e in un videoforum su Repubblica.it ha mantenuto aperta la possibilità di non acquistare questi cacciabombardieri nucleari con non pochi problemi: «Non si può dire che sia semplicissimo, ma dobbiamo fare di tutto per recuperare risorse per l’emergenza vera che non è quella della difesa, ma del lavoro per i giovani. Non ha senso spendere risorse nel comparto militare. Secondo me bisogna fare un’ulteriore istruttoria, si può rimodulare questa spesa, ma ci sono diverse implicazioni di lavoro, industria, accordi internazionali”. Sul tema interviene anche il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, che riprende tutte le ragioni contro l’acquisto degli F35: «Il programma per l’acquisto dei caccia bombardieri F-35 è’ uno schiaffo in faccia all’Italia onesta e alle famiglie che sono in ginocchio a causa della crisi. Con che coraggio, oggi, si possono spendere 14 miliardi di euro per acquistare cacciabombardieri che costano 127,3 milioni di euro ciascuno? Con che coraggio si può dire ai giovani che sono per il 30% disoccupati che l’acquisto di 90 cacciabombardieri viene prima delle politiche per l’occupazione per la scuola, l’università e l’ambiente?. In un momento così drammatico per i nostri conti pubblici l’Italia non si può permettersi di sprecare risorse: il programma per l’acquisto di questi caccia “colabrodo”, criticati dal Pentagono per i costi e i malfunzionamenti e tagliati dal Canada, va cancellato.  I miliardi destinati agli F-35 devono essere usati per creare nuove opportunità di lavoro favorendo la Green Economy e aprendo decine di miglia di cantieri per la messa in sicurezza del territorio; devono essere usati per incrementare il trasporto pubblico in città che soffocano a causa dello smog; devono essere usati per investire in istruzione, ricerca e innovazione».

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