Vai al contenuto della pagina

Se i signori del petrolio scelgono le rinnovabili

homepage h2

L’Arabia Saudita, il più grande esportatore di petrolio al mondo, ha deciso di investire 82 miliardi per coprire un terzo del fabbisogno energetico con le rinnovabili
L’era della pietra non finì con la fine delle pietre. E così quella del petrolio non finirà con la fine del petrolio. La celebre frase dello sceicco Yamani trova conferma nei fatti. Almeno così lascia presagire il fatto che l’Arabia Saudita, il più grande esportatore di petrolio al mondo, abbia deciso di coprire un terzo della domanda di energia interna grazie alle rinnovabili entro il 2032 investendo la bellezza di 82 miliardi di euro. Una svolta epocale, che la dice lunga su quelli che sono gli scenari futuri dell’approvvigionamento energetico.
 
Lo scopo dichiarato è coprire un terzo del fabbisogno energetico nazionale con fonti rinnovabili nel giro di venti anni, entro il 2032. Il nuovo piano energetico rivisto e pubblicato dal King Abdullah City for atomic and renewable energy si pone come obiettivo quello di raggiungere la produzione di 54 GW rinnovabili entro i prossimi vent’anni. Speriamo che tra le rinnovabili non includano anche il nucleare.
Fonte: lifegate.it

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!