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Terremoti e consumo di suolo

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Un’incidenza sempre maggiore dei terremoti, insieme a frane e alluvioni minacciano l’Italia. A preoccupare però è anche il consumo di suolo: si cementificano 8 mq al secondo
La crisi economica attanaglia l’Italia, ma invece di diminuire aumenta il consumo di suolo e subiamo la minaccia di terremoti sempre più frequenti. Sul consumo di suolo l’Ispra (Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale) nell’Annuario dei dati ambientali certifica un trend espansivo che ha raggiunto gli 8 mq al secondo. In sostanza è come se ogni 5 mesi venisse cementificata una superficie pari a quella del comune di Napoli e ogni anno una superficie corrispondente alla somma di Milano e Firenze. Purtroppo questo avviene in una condizione di instabilità del suolo per via del continuo dissesto idrogeologico e degli eventi calamitosi, come terremoti, frane e alluvioni. Proprio i terremoti sono in preoccupante aumento:  dal 1 novembre 2011 al 31 dicembre 2012, sul territorio nazionale, sono avvenuti 4.129 fenomeni sismici ed è aumentato il numero di quelli con magnitudo superiore a 5. Le frane sono gli eventi che si ripetono con maggiore frequenza: quelle censite sono circa 487.000 (pari al 6,9% del territorio); nel 2012 ne sono state censite 85; la popolazione esposta a frane sfiora un milione di abitanti. Le persone esposte ad alluvioni superano i 6 milioni; dal 1951 al 2012 le alluvioni hanno causato il decesso di 1.519 persone.

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