“Siamo cuori vibranti che scelgono di camminare nell’amore, alla riscoperta dell’autenticità. Sperimentiamo modi di stare insieme in cui ognun possa riconnettersi alla propria essenza e brillar in tutti i suoi colori. Danziamo sulle frequenze della natura in ascolto di ogni attimo e ogni battito”.
“Siamo cuori vibranti che scelgono di camminare nell’amore, alla riscoperta dell’autenticità. Sperimentiamo modi di stare insieme in cui ognun possa riconnettersi alla propria essenza e brillar in tutti i suoi colori. Danziamo sulle frequenze della natura in ascolto di ogni attimo e ogni battito”.
Questa è la visione della comunità piumana, uscita dall’incontro dell’ 11-13 novembre scorso presso Elfi, dedicato all’identità e la missione del movimento.
I piumani – per chi non li conosce – sono nati sette anni fa ad un raduno della RIVE, contaminando la spiritualità rainbow con la Via del cerchio di Manitonquat e la cultura nonviolenta, dando al tutto un’impronta artistico-creativa. Il lotro motto “profondità con leggerezza” esprime la scelta di coniugare un cammino di “guarigione” e consapevolezza, con la voglia di celebrare in ogni momento la bellezza della vita, con abbracci, canzoni, danze… “sballandosi di amore”, lasciando da parte alcol, canne e sigarette.
Hanno continuato ad essere una presenza ai raduni Rive e si ritrovano periodicamente 5/6 volte l’anno, in campi basati sull’economia del dono, in cui sperimentiamo nuove relazioni, accoglienti, non giudicanti e una gestione dei conflitti in cui alla colpa si sostituisce l’empatia, il riconoscimento delle proprie e altrui ferite.
Alcuni di loro vivono in ecovillaggi, altri sognano un ecovillaggio basato sulla visione piumana.
Nell’incontro del 11-13 novembre hanno dato vita a un cerchio permanente “i Custodi del fuoco” aperto chiunque abbia voglia di impegnarsi nel movimento, con una formula che unisce spontaneità, inclusione e responsabilità.
Il prossimo appuntamento, aperto anche ai nuovi, è il Piumanno, dal 29 dicembre al 3 gennaio presso la Fattoria “Il Rosmarino” a Marcon (Mestre).