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Dal 2014 Big Pharma dovrà rivelare i pagamenti ai medici

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Da marzo 2014, le industrie del farmaco dovranno rivelare tutti i pagamenti ai medici. Purtroppo però questo avverrà negli Usa, non in Italia.
Da marzo 2014, le industrie del farmaco dovranno rivelare tutti i pagamenti ai medici
Non si preoccupino i medici italiani, non si tratta del bel paese! Succederà solo negli USA, il cui governo ha emesso le istruzioni operative per l’implementazione del Sunshine Act, di cui abbiamo già scritto in varie news e newsletter. Dovevano essere pubblicate entro il 1 Ottobre 2011, ma sono state ritardate dalle lobbies. I pagamenti da riportare sono tutti quelli fatti a medici e ospedali universitari, con nome e cognome, che si tratti di consulenze, parcelle per conferenze, fondi per ricerca, regali vari, pranzi e cene, divertimenti, proventi di azioni e brevetti, investimenti o qualsiasi altra cosa di qualsiasi valore oltre i 10 dollari (a meno che numerose elargizioni sotto i 10 dollari non superino la cifra di 100 dollari in un anno). I fautori della trasparenza totale sono preoccupati per alcune modificazioni rispetto al testo iniziale, soprattutto per l’esclusione dei pagamenti relativi all’ECM; una ditta la può finanziare senza rivelarne l’ammontare se gli organizzatori sono accreditati e la ditta non interferisce con la libertà degli stessi di organizzare l’ECM come vogliono (senza suggerire chi invitare come docente o discente). Si teme che gli organizzatori di eventi ECM tenteranno di compiacere tacitamente i finanziatori, per timore di non essere ulteriormente finanziati.
Ma attenzione: si comincia a parlarne in Gran Bretagna, e prima o poi si comincerà a parlarne in Italia, speriamo! In Gran Bretagna è iniziata una consultazione su come rivelare i pagamenti, diretti e indiretti, dell’industria ai medici e alle loro associazioni. L’industria ha già annunciato che rivelerà il totale degli emolumenti erogati, ma la proposta attualmente discussa va oltre. Lo strumento potrebbe essere un database pubblico di qualsiasi pagamento, con i nomi dei pagatori e dei riceventi. Se approvato, entrerebbe in funzione nel 2016 per i pagamenti del 2015. La consultazione è stata lanciata dall’Ethical Standards in Health and Life Sciences Group, i cui membri includono rappresentanti dell’industria e delle varie associazioni di medici. La consultazione chiede se debbano essere inclusi anche i pagamenti in natura e se debba interessare tutta l’industria della salute e non solo quella dei farmaci. La maggioranza dei pagamenti, dicono i rappresentanti dei medici, sono legittimi. Probabilmente è vero, ma se così fosse, perché c’è resistenza a renderli pubblici?
Fonte: nograziepagoio.it

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