Vai al contenuto della pagina

Smog e tumore ai polmoni: nuovo allarme scientifico

homepage h2

Pm 10 e Pm 2,5 penetrano nei polmoni e uccidono anche a basse concentrazioni. Due nuovi studi allarmano sulla correlazione tra inquinamento e polveri sottili. Due milioni di morti all’anno
Sono due milioni in tutto il mondo le vittime associate ogni anno all’inquinamento atmosferico, molte delle quali nel Sudest asiatico, mentre in Europa è stata documentata la correlazione tra livelli di polveri sottili nell’aria e tumori del polmone. Sono i risultati di due studi epidemiologici, pubblicati rispettivamente su “Environmental Research Letters” e “Lancet Oncology”, che hanno messo a confronto diversi modelli della distribuzione degli inquinanti con i decessi registrati in diverse regioni del mondo.
Secondo il primo dei due studi, firmato da Raquel Silva dell’Università del North Carolina a Chapel Hill, ogni anno sarebbero infatti due milioni circa le vittime dell’inquinamento prodotto dalle attività umane, mentre arrivano a circa 470.000 quelle associate all’incremento delle concentrazioni atmosferiche di ozono.
Lo studio ha preso in esame le concentrazioni di PM 2,5, le polveri sottili di diametro inferiore a 2,5 micrometri, che possono penetrare in profondità nei polmoni causando tumori e altre malattie respiratorie, e sei modelli per i livelli di ozono, che ha vari effetti a carico delle vie respiratorie, tra il 1850 (inizio dell’Era industriale) e gli anni 2000.
 “Le nostre stime fanno dell’inquinamento dell’aria uno dei maggiori fattori di rischio per la salute umana”, spiega Jason West, ricercatore dell’Università della North Carolina] “Le nostre stime fanno dell’inquinamento dell’aria uno dei maggiori fattori di rischio per la salute umana”, spiega Jason West, ricercatore dell’Università della North Carolina.
Nel secondo studio, pubblicato su “Lancet Oncology”, si dimostra che l’inquinamento atmosferico incrementa il rischio di tumore del polmone (in particolare adenocarcinoma) anche per livelli che sono al di sotto dei limiti stabiliti dall’Unione Europea. Nel secondo studio, pubblicato su “Lancet Oncology”, si dimostra che l’inquinamento atmosferico incrementa il rischio di tumore del polmone (in particolare adenocarcinoma) anche per livelli che sono al di sotto dei limiti stabiliti dall’Unione Europea.
L’analisi ha dimostrato che il rischio di tumore del polmone aumenta del 18 per cento per ogni incremento di cinque microgrammi per metro cubo di PM 2,5, mentre aumenta del 22 per cento per ogni incremento di 10 microgrammi per metro cubo del PM 10.
Contrariamente a quanto suggerito da precedenti ricerche il cambiamento climatico invece sembra avere un ruolo limitato nell’aggravare la situazione creata dall’inquinamento.
Fonte: Le Scienze

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!