Sgarzlini alla parmigiana
homepage h2
La ricetta di un piatto unico vegetariano saporitissimo, che ripropone la classica parmigiana sostiutendo alle melanzane il cardo mariano.
Ingredienti
• 150 g di coste di cardo mariano
• 500 g di passata di pomodoro bio
• 4 spicchi di aglio
• olio d’oliva
• 75 g di farina
• un uovo
• 90 ml di birra
• 25 g di parmigiano grattugiato
• 500 g di passata di pomodoro bio
• 4 spicchi di aglio
• olio d’oliva
• 75 g di farina
• un uovo
• 90 ml di birra
• 25 g di parmigiano grattugiato
Procedimento
Lavate le coste in acqua con una goccia di aceto. Rimuovete eventuali filamenti e tagliatele a tocchetti di circa 3 cm. Lessatele per una quindicina di minuti in acqua bollente.
Sbucciate l’aglio e tritatelo, inseritelo con un filo di olio in un tegame di coccio, scaldatelo per un minuto e non appena inizia a sfrigolare leggermente aggiungete la passata di pomodoro, che lascerete sobbollire per 15 minuti.
Preriscaldate il forno a 175°.
Preparate una pastella mescolando la farina con l’uovo, e aggiungendovi man mano la birra e un pizzico di sale. Intingetevi i cardi che avete scolato. Scaldate cinque dita di olio d’oliva in un pentolino, e friggetevi pochi alla volta i cardi in pastella finché non sono dorati. Poi riponeteli su della carta assorbente. Una volta che avete terminato di friggere, immergeteli nel tegame con il sugo di pomodoro, cospargete il tutto di parmigiano e infornate per una ventina di minuti, finché non si è dorato il parmigiano.
Nella variante contadina marchigiana, più semplice e sana, lasciate cuocere i cardi scolati a fuoco lento con il pomodoro per circa 20 minuti, salate, pepate e servite accompagnando con un buon pane casareccio da intingere.
_________________________________________________________________________________________________________________
Ricetta tratta dal libro Il prato è in tavola
Frutto di anni di lavoro sul campo, acrobazie per fotografare pianticelle ribelli, prove di ricette e ricerche bibliografiche titaniche, questo libro racconta 80 piante selvatiche commestibili con una prosa semplice, immediata, divulgativa.
Contiene ritratti fotografici in alta qualità su sfondo bianco e 40 ricette illustrate che si ispirano a solide tradizioni, italiane e non. È un omaggio alla personalità unica di ogni specie che ci svela le sue doti gastronomiche e medicinali.
Diretto a curiosi e buongustai, chef di ristoranti o agriturismi, agricoltori desiderosi di valorizzare questa risorsa, naturopati e operatori olistici, IL PRATO È IN TAVOLA è un invito a ridiventare indigeni, grati e connessi con la nostra terra.
SFOGLIA UN’ANTEPRIMA DEL LIBRO
