Ecovillaggi e cohousing
L’ecovillaggio sa di pane
Il pretesto di soddisfare il bisogno di pane quotidiano ci permette di entrare per un attimo in uno spaccato di vita comunitaria in un ecovillaggio in formazione.
Il pretesto di soddisfare il bisogno di pane quotidiano ci permette di entrare per un attimo in uno spaccato di vita comunitaria in un ecovillaggio in formazione.
Il seme è un dono tra generazioni. Proprio grazie al dono di sementi di varietà antiche è cominciata l’attività che caratterizza l’azienda agricola sarda “Sa Laurera”. Oggi Marianna e Francesco, titolari dell’attività, sono custodi attenti delle sementi antiche, donate dagli agricoltori più anziani.
La comunità che si è costituita intorno alla terra occupata e riportata a nuova vita a Mondeggi, in Toscana, coltiva grani antichi e da questi ricava la farina. Poi il “gruppo pane” prepara il pane, a mano. Un pane che ha veramente una storia da raccontare!
CATANIA – Si fa un gran parlare di grani antichi e, ormai, non c’è panificio o pizzeria che non producano, per esempio, con la farina di grano «Timilìa», una delle specie tornata in auge in Sicilia. A fare chiarezza ci pensa Gabriele Bindi con il suo nuovo libro, edito da Terra Nuova.
Una rivoluzione dal campo alla tavola, per la salute, la biodiversità e il futuro della nostra agricoltura. È uscito il libro di Gabriele Bindi, frutto di un intenso lavoro sugli aspetti nutrizionali e agronomici, e una rassegna di tutte le realtà sparse nelle regioni italiane.
Ercole Maggio è un giovane mugnaio salentino che è anche “custode di semenza”; riscopre grani antichi nei suoi campi sperimentali. “Conservo un seme, un piccolo seme vivente, che custodisco e pianterò di nuovo” spiega.