Il Mensile
Ferroni (WWF): «Il salto nel buio della PAC post 2027»
Per Franco Ferroni, responsabile agricoltura e biodiversità di WWF Italia, la nuova PAC sarà un vero e proprio salto nel buio in materia di tutela di suolo, salute e ambiente.
Per Franco Ferroni, responsabile agricoltura e biodiversità di WWF Italia, la nuova PAC sarà un vero e proprio salto nel buio in materia di tutela di suolo, salute e ambiente.
FederBio, WWF e Greenpeace bocciano la proposta di riforma della PAC, la politica agricola della Ue 2028-2034, esprimendo un netto no al taglio dei fondi e definendola un grave passo indietro sul fonte della sostenibilità e della transizione verso modelli agroecologici.
Il Decreto per l’attuazione della riforma della PAC penalizza gli agricoltori più virtuosi che vogliono investire nella conservazione della natura e ignora le regole dell’Unione Europea per i processi di partecipazione nella gestione dei fondi pubblici della PAC: questo il messaggio contenuto in una missiva inviata da 12 associazioni ai Ministri dell’Agricoltura e Ambiente
Il Parlamento europeo ha approvato la procedura d'urgenza per le modifiche alla Pac, la Politica agricola comune. Il voto è previsto dal 22 al 25 aprile. Dura la presa di posizione di Greenpeace e Legambiente.
La nuova Politica agricola comune sarebbe dovuta essere l’occasione per lasciarsi alle spalle il vecchio modello risalente al Dopoguerra, reo di aver incentivato la produzione intensiva e l’omologazione del cibo, per invertire la rotta e puntare verso l’agroecologia e l’aiuto ai piccoli produttori. Ma nella realtà dei fatti non si fa altro che mantenere lo status quo, con una finta pennellata green.
Un Piano Strategico Nazionale del tutto inadeguato. Questo giudizio negativo ha spinto FederBio e AIAB a scrivere sia al Ministro dell’Agricoltura Patuanelli, al Sottosegretario Battistoni e agli Assessori Regionali dell’Agricoltura sia alle principali organizzazioni di rappresentanza agricola italiane.
Con la ratifica dell'Europarlamento la PAC 2021-2027 è legge, come spiega l'associazione Terra! Onlus che ribadisce la propria forte critica e lo «sconcerto per una Politica agricola comune completamente sganciata dalla strategia europea per la transizione ecologica».