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Monsanto+Bayer: l’agricoltura dei veleni

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La multinazionale della chimica e farmaceutica Bayer ha offerto 62 miliardi di dollari in contanti per ottenere il controllo della Monsanto: se l’operazione andrà in porto, l’agricoltura firmerà la sua condanna a morte e l’agribusiness dei veleni avrà battuto il banco.
Un’eventuale fusione, anche qualora accettata da Monsanto, dovrà passare all’esame dell’antitrust, soprattutto degli Stati Uniti. Ma d’altra c’è forse qualcuno che contrastando la crescente concentrazione su scala internazionale in atto nel settore delle forniture all’agricoltura? Di recente le americane Dow Chemical e DuPont hanno annunciato una fusione da decine di miliardi e così hanno fatto la cinese China National Chemical Corp. e la svizzera Syngenta. Proprio Syngenta era stata in passato nel mirino di Monsanto, che però aveva visto le sue avance respinte trasformandosi così adesso in possibile preda per Bayer.
L’annuncio arriva appena dopo la non-decisione adottata dall’Unione Europea che ha preferito non votare sul rinnovo dell’autorizzazione del glifosato poichè gli Stati membri sono ancora troppo divisi, quindi si rischiava la bocciatura. Ora Bayer+Monsanto, gigante dalla forza di persuasione spropositata, affilerà le armi e in ballo c’è ancora di più: c’è il TTIP, il trattato che permetterà alle multinazionali, sempre più enormi e potenti, di controllare tutto, dal cibo all’aria, dall’acqua ai diritti, a scapito naturalmente dei cittadini.

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