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Menopausa: una prospettiva diversa

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«Ogni persona, nella sua unicità, va trattata come un caso a se stante e solo dopo un colloquio approfondito sarà possibile stabilire i rimedi più adatti alla situazione»... Un articolo per capire come affrontare la menopausa da una prospettiva diversa.

13 Settembre 2012

… spiega la ginecologa omeopata Marialessandra Panozzo «le donne oggi hanno paura della menopausa, paura d’invecchiare, paura di diventare brutte, dell’osteoporosi, di ammalarsi, di morire. E le paure, si sa, generano business. Se tutta la popolazione femminile dai 45 anni in su è terrorizzata, andrà più spesso dai dottori, farà più spesso accertamenti, comprerà più medicine, acquisterà più creme di bellezza, si iscriverà di più ai centri fitness. Spenderà più soldi nell’illusione che si possa bloccare il tempo e che si possa restare per tutta la vita giovani, belle, seduttive, energiche, competitive, sensuali.

La società vuole donne di 60 anni che ancora lavorino con grinta, che si occupino della famiglia, che la notte diano il meglio di sé al marito, donne mai stanche, mai deboli, mai con i capelli grigi, curate e toniche come a vent’anni. Donne perfette per un mondo perfetto. Ma la menopausa non ha niente a che vedere con tutto questo. Negli ultimi dieci anni se ne è parlato tanto ma solo come di una malattia da curare, una disgrazia da evitare perché invecchiare non va di moda, mentre cercare di restare giovani a tutti i costi fa spendere tanti soldi e fa guadagnare tante persone».

La menopausa non è una patologia ma un’occasione di crescita, una tappa fondamentale nella vita di ogni donna, affrontarla da una prospettiva diversa può aiutare. «Dobbiamo capire e accettare che sintomi quali lievi vampate, piccoli dolori articolari e maggiore fragilità dell’umore, sono fisiologici e non patologici. Sono cioè normali, non qualcosa da curare ma qualcosa da assecondare modificando la propria quotidianità: un’alimentazione più regolare, un ritmo di vita più umano, una maggior attenzione alle dinamiche all’interno della famiglia e delle amicizie, un po’ più amore verso se stesse. Quando si sviluppano patologie come osteoporosi, malattie cardiocircolatorie o depressione, allora si può intervenire efficacemente con rimedi naturali che vanno però personalizzati da donna a donna, partendo dall’omeopatia fino alla fitoterapia e all’agopuntura.

Fondamentali in menopausa diventano i ritmi di vita: si ha l’occasione di cambiare scoprendo il tempo della lentezza, del contatto con noi stesse e con le cose davvero importanti, il tempo dell’anima. Finalmente possiamo smettere di “apparire” perché non più giovani, perché più forti, perché più mature. Possiamo permetterci di portare in giro le nostre rughe e la nostra età con un orgoglio rivoluzionario; finalmente possiamo guardare in faccia la nostra vita e le nostre relazioni d’amore e chiederci se è questo che davvero vogliamo. Se siamo insoddisfatte possiamo rimboccarci le maniche e cambiare. Aiutate dagli ormoni che incalzano, dal corpo che parla e chiede, dall’anima che scalpita, sentiamo finalmente che la vita non è eterna e ci chiediamo “ma io cosa voglio dalla seconda metà della mia esistenza?”».
In relazione all’articolo “Menopausa: una prospettiva diversa” Terra Nuova Edizioni ha pubblicato il seguente libro:
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