Trieste: 18 ottobre 2021
Trieste: 18 ottobre 2021. Trovate qui di seguito il video della diretta realizzato dagli operatori di Local Team. Lasciamo che siano i fatti a parlare.
Trieste: 18 ottobre 2021. Trovate qui di seguito il video della diretta realizzato dagli operatori di Local Team. Lasciamo che siano i fatti a parlare.
Decine di migliaia di persone in tante città italiane, tra porti, luoghi di lavoro e piazze, ieri hanno scioperato e/o manifestato contro il green pass obbligatorio. I paradossi dei treni bloccati al confine e dei carabinieri allontanati dagli alloggi, e la nota critica sul pass diffusa dal sindacato della Guardia di Finanza. Oggi manifestazione di Cgil, Cisl e Uil dopo l'attacco alla sede della Cgil a Roma una settimana fa.
«Lo strumento del greenpass (così come è declinato in Italia) è pieno di contraddizioni e fallacie sul piano sanitario, finalizzato a un rigido e burocratico controllo sociale, umiliante e divisivo»: così l’appello sottoscritto da decine di cittadini in rappresentanza anche di comitati e movimenti. Tra i sottoscrittori Nicholas Bawtree, direttore di Terra Nuova, in rappresentanza della rivista.
La Fisi, Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali, ha indetto uno sciopero generale che interesserà tutti gli ambiti lavorativi per protestare contro l'introduzione obbligatoria del green pass. All'astensione dal lavoro hanno dato la loro adesioni diversi gruppi e movimenti.
La protesta dei portuali di Trieste, che annunciano il blocco se il governo non ritirerà il green pass obbligatorio per i lavoratori, ha preoccupato molti tanto che dal ministero dell'Interno è arrivata la sollecitazione affinché le aziende offrano tamponi gratuiti per i portuali. Che però rispondono con una nota ufficiale: «Non scendiamo a patti fino a quando non sarà tolto l'obbligo del green pass".
Giorni intensi sul tema del Green Pass che il 15 ottobre diventerà obbligatorio anche per tutti i lavoratori. Il presidente di Confindustria Emilia Romagna chiede che l'entrata in vigore slitti di 15 giorni perché le aziende sono ancora nel caos; alcuni utenti hanno segnalato la censura di Facebook sul video dell'audizione del filosofo Agamben davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato; in piazza a Roma e a Milano (e non solo) sabato sono scese decine di migliaia di persone, alcuni episodi di disordini hanno tenuto banco sui media mainstream; sigle, movimenti e associazioni hanno preso le distanze dagli atti di violenza.
I gruppi di studenti universitari che protestano contro l'obbligo di green pass per accedere agli spazi dove si tengono lezioni, laboratori ed esami proseguono nelle loro attività con lezioni organizzate all'aperto, incontri manifestazioni in diverse città italiane.
Mentre l'appello dei docenti universitari contro il green pass superava le mille firme, nell'aula dell'università di Bologna, qualche giorno fa, il professor Francesco Benozzo, docente di filologia e linguistica romanza, veniva allontanato durante una lezione perché sprovvisto di lasciapassare. Domani, martedì 5 ottobre, ha annunciato che sarà di nuovo in aula. Lo abbiamo intervistato. / In fondo all'articolo l'aggiornamento del 5 ottobre.
La Corte Costituzionae slovena sospende l'obbligo di green pass per i dipendenti pubblici; il governo l'aveva introdotto per far aumentare il tasso di vaccinazione ed era vincolante per potersi presentare sul luogo di lavoro.
In Niger sempre più bambini vengono uccisi o arruolati dai gruppi armati per andare a combattere ai confini del paese. Cibo, denaro e abiti vengono utilizzati come incentivi per attirare giovani reclute. Amnesty International rilancia l'allarme e raccoglie sottoscrizione per l'appello a fermare questo fenomeno.
Sabato 25 settembre in decine di migliaia hanno partecipato alla manifestazione a Roma per chiedere la revoca del Green Pass e altre migliaia di cittadini hanno preso parte a cortei e manifestazioni in numerose altre città italiane. Sul palco a Roma tanti gli interventi per rivendicare diritti e libertà
Dopo l'avvio della raccolta di firme per il referendum che chiede l'abrogazione delle norme relative al Green Pass, si sono levate molte voci critiche, alle quali il comitato promotore ha replicato con una nota e una intervista pubblicata da ByoBlu. Vi proponiamo le motivazioni degli uni e degli altri.
Dopo l'avvio della raccolta firme per il referendum che vuole abolire le norme sul Green Pass, ci sono state prese di posizioni da parte di chi (movimenti, avvocati, cittadini) si è detto contrario a questa decisione. Riportiamo le loro ragioni.
Sono state ormai superate le 500.000 firme per il referendum sulla cannabis promosso da un gruppo di associazioni nazionali. Ora, una volta completato l'iter, verrà previsto il voto nella primavera 2022. Si tratta della prima raccolta firme italiana per un referendum avvenuta interamente online sul sito referendumcannabis.it.
Un comitato promotore costituito da cittadini, professionisti, studenti ha formalmente attivato la raccolta delle firme per indire un referendum abrogativo con quattro quesiti riguardanti il Green Pass. Il comitato organizzativo è costituito dall'avv. Olga Milanese; dal prof. Luca Marini docente di diritto internazionale alla Sapienza di Roma, già vice presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica; dal prof. Francesco Benozzo, docente di filologia romanza all’Università di Bologna e responsabile scientifico di centri di ricerca internazionali di antropologia, linguistica e consapevolezza civica.
Il Wall Street Journal, in un articolo del 16 settembre, ha definito la decisione del governo italiano di estendere l’obbligo del certificato verde covid a tutti i lavoratori come una delle più dure misure di incentivazione alla vaccinazine adottate nei paesi occidentali. Condividiamo con i nostri lettori alcune riflessioni interessanti.
Sono in molti a conoscere e seguire il gruppo di intellettuali e scrittori che si è dato il nome di Wu Ming e che, oltre a tenere un blog molto letto, hanno pubblicato libri e si sono affermati per le loro analisi critiche su vari temi riguardanti il Paese. Interessanti anche le loro analisi sul Certificato verde Covid, che forniscono spunti di riflessione e danno voce a posizioni che sottolineano ombre e contraddizioni nelle scelte che il governo sta compiendo.
Condividiamo con i nostri lettori l'intervento, pubblicato sul blog che tiene sul sito de Il Fatto Quotidiano, del professor Luciano Sesta, docente di bioetica e filosofia morale dell’Università di Palermo.
Ecco l'analisi che Marco Travaglio ha proposto oggi nell'editoriale pubblicato su Il Fatto Quotidiano e che pubblichiamo integralmente qui per proporre uno spunto di riflessione. Non ce ne vorrà la redazione del Fatto.
Condividiamo con i nostri lettori l'intervento che Maurizio Martucci, autore di "#STOP5G. Che ne sarà della salute, dell’ambiente, della privacy, del controllo sociale?" (Terra Nuova Edizioni), ha pubblicato sul blog che cura sul sito de Il Fatto Quotidiano.