Ansia: l’omeopatia può essere d’aiuto
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L’ansia è un malessere ormai diffusissimo e l’omeopatia può rappresenta per molte persone una modalità personalizzata per superarla recuperando l’equilibrio psicofisico.
L’ansia è un malessere ormai diffusissimo e l’omeopatia può rappresenta per molte persone una modalità personalizzata per superarla recuperando l’equilibrio psicofisico.
Quando l’ansia diventa persistente si trasforma in un disturbo cronico che interferisce con la qualità della vita, le relazioni, il lavoro e perfino il sonno. Nella maggior parte dei casi, non esiste un’unica causa scatenante. Si insinua lentamente, alimentata da stress, traumi, pressioni sociali e spesso l’ostacolo alla guarigione è l’approccio generalizzato che non coglie la complessità del problema.
«Ogni caso di ansia è diverso. C’è chi si sveglia con un peso sul petto, chi ha attacchi di panico notturni, chi si sente sopraffatto dal caos quotidiano, chi è perseguitato da pensieri ossessivi – spiegano gli esperti del blog Generiamo Salute – L’omeopatia entra in questo quadro come un approccio mirato, che non cerca di silenziare il sintomo, ma di comprenderlo, di leggerlo come espressione di un disequilibrio più profondo. Il trattamento omeopatico tiene conto del modo in cui l’ansia si manifesta, delle emozioni prevalenti, delle cause scatenanti e del temperamento del paziente. Il rimedio scelto è quindi altamente individualizzato, e mira a ristabilire un equilibrio duraturo».
Tra i rimedi più indicati per il trattamento dei disturbi d’ansia, che naturalmente vanno presi come semplice indicazione che non sostituisce la necessaria visita da medico omeopatico esperto, troviamo:
Aconitum napellus, spesso prescritto nei casi in cui l’ansia compare all’improvviso, con intensità travolgente e con la sensazione che qualcosa di catastrofico stia per accadere. Il paziente vive in stato di panico, ha tachicardia, sudorazione fredda, e prova una paura viscerale della morte.
Argentum nitricum è utile per chi soffre di ansia anticipatoria: ogni evento futuro scatena una reazione sproporzionata, un turbine di preoccupazioni e tensioni fisiche, tra cui tremori, disturbi gastrointestinali e irrequietezza mentale. È il rimedio tipico dello studente che teme l’esame o del professionista bloccato dalla paura di sbagliare.
Gelsemium sempervirens è indicato in caso di ansia paralizzante, che rende difficile anche alzarsi dal letto. La persona si sente debole, spossata, lenta nei movimenti e nei pensieri, con un bisogno quasi disperato di isolarsi e fuggire dal mondo esterno.
Arsenicum album si rivela efficace in soggetti ipercontrollanti, meticolosi, che vivono costantemente con la paura di ammalarsi o di perdere ciò che hanno costruito. L’ansia si manifesta con agitazione, insonnia, nervosismo e bisogno compulsivo di ordine.
Pulsatilla è adatta a personalità emotive, dolci, che si sentono facilmente abbandonate o rifiutate. Hanno bisogno di sostegno, rassicurazioni continue, tendono al pianto e presentano sbalzi d’umore repentini. L’ansia in questo caso è fortemente relazionale.
Phosphorus è il rimedio delle persone sensibili, intuitive, spesso molto aperte agli stimoli esterni. L’ansia si esprime attraverso una paura irrazionale di restare soli, del buio, dei rumori forti. La persona può apparire vivace e affettuosa, ma interiormente fragile.
«Sempre più pazienti scelgono di affiancare il trattamento omeopatico a un percorso psicoterapeutico. Non si tratta di alternative in conflitto, ma di approcci sinergici. L’omeopatia agisce in profondità sull’energia vitale, sostenendo il terreno emotivo del paziente, mentre la psicoterapia lavora sui meccanismi cognitivi e relazionali. Insieme, questi percorsi possono aiutare la persona a uscire da un ciclo ansioso-cronico, offrendo strumenti sia interiori che pratici per affrontare le situazioni stressanti» concludono da Generiamo Salute.
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