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L’aglio ornamentale: come coltivarlo

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L’aglio ornamentale: come coltivarlo

Conoscete l’aglio ornamentale? Fa splendidi fiori e i bulbi vanno messi a dimora in autunno. Seguiamo i consigli dell’esperta in fiori bio, Mara Zambelli, autrice di “Fiori bio. Manuale per la coltivazione sostenibile di fiori da reciso”.

Con il termine di aglio ornamentale viene indicato un variegato gruppo di piante a fioritura primaverile, alcune dotate di bulbo, altre di rizoma, altre di tubero fibroso. In genere, gli steli sono molto resistenti e i capolini, sferici o ovali, sono formati da tantissimi piccoli fiori singoli. Alcune specie sono alte pochi centimetri, altre anche un metro e mezzo. Le varietà più alte si utilizzano sia fresche che essiccate, in mazzi o composizioni.

È una pianta rustica e resistente al gelo, che va messa a dimora in un luogo soleggiato e in un terreno ben drenato. È sufficiente piantare i bulbi una prima volta per avere ogni anno un’abbondante fioritura. L’allium non richiede alcuno sforzo o manutenzione, colora di azzurro, viola, lilla o bianco il giardino e, se posizionato nel punto giusto, si moltiplica anno dopo anno.

È una pianta perfetta per essere coltivata in grandi numeri per il reciso, in vaso o sulle bordure, e per creare movimento e contrasto vicino ad altri fiori. Alcune specie emanano un odore che ricorda l’aglio, mentre altre hanno un leggero profumo: in ogni caso sono piante sconsigliate per allestimenti di matrimoni in luoghi chiusi.

Messa a dimora: i bulbi di allium vengono messi a dimora in autunno, come tutte le bulbose a fioritura primaverile. Per fiorire, necessitano di diverse settimane, sottoterra, al freddo.

Sviluppo vegetativo: in inverno i bulbi emettono l’apparato radicale e vegetano. In primavera spunta lo stelo e la pianta fiorisce. Infine, in estate la pianta nella sua parte aerea secca e il bulbo sottoterra si moltiplica.

Irrigazione. Non abbondante, è una pianta che tollera bene la siccità. Se ci troviamo in una stagione particolarmente secca, in cui le piogge dal momento della messa a dimora fino ad aprile sono davvero rare, si consiglia di bagnare i bulbi una volta o due, dopo che sono spuntate le prime foglie, all’inizio della primavera.

Se si decide di piantare l’allium in vaso, meglio scegliere un luogo esposto sia al sole che alla pioggia, ma senza sottovaso, in modo che l’acqua non ristagni, con il rischio di far marcire i bulbi. In questo caso, in lunghi periodi di siccità, dovremo avere cura di controllarne l’irrigazione.

PER APPROFONDIRE

FIORI BIO. MANUALE PER LA COLTIVAZIONE SOSTENIBILE DI FIORI DA RECISO

Dall’esperienza diretta dell’autrice, il primo manuale dedicato alla coltivazione ecosostenibile di fiori da reciso. Un’opera ricca di suggerimenti pratici per avviare una flower farm, creare un canale di commercializzazione interamente autogestito e trasformare una passione in una professione gratificante e rispettosa dell’ambiente.

«Questo testo colma una lacuna importante: non solo è un manuale chiaro, ben organizzato e di facile consultazione, ma è anche una testimonianza concreta di come l’agricoltura biologica e rigenerativa possano essere applicate con successo alla coltivazione dei fiori» – Tania Torrini, presidente Slow Flowers Italy

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Qui il libro di Mara Zambelli “Fiori bio. Manuale per la coltivazione sostenibile di fiori da reciso”

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