Radon: come proteggere le nostre case 

L’Italia è uno dei paesi con la più alta concentrazione di radon al mondo: si stima che almeno 800.000 abitazioni superino il livello di 200 Bq/m³ e non meno di 200.000 quelle che superano i 400 Bq/m³; inoltre sono 200.000 i luoghi di lavoro dove si supera la soglia dei 300 Bq/m³. La pericolosità di questo gas è nota da decenni ma finora non esisteva una normativa organica per le abitazioni che prevedesse misurazioni o strategie da adottare per contenere l’esposizione. Adesso, con le misure introdotte dal Piano Nazionale di Azione per il Radon (Pnar), entro il 21 febbraio 2026 dovranno essere definite quelle che sono state chiamate aree prioritarie, cioè le aree sul territorio nazionale dove la probabilità di trovare concentrazioni elevate di radon è superiore al 15% e già dallo scorso gennaio ci si attende che le nuove costruzioni rispettino i limiti di sicurezza. A oggi, comunque, sono solo sei le Regioni che hanno individuato le aree prioritarie.

Leggi l’articolo integrale di Gianfranco Carignano, che illustra tutti i rischi che si possono evitare e le misure da adottare per evitare l’esposizione al radon in casa e sui luoghi di lavoro.

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