E’ la cifra che l’Ue potrebbe risparmiare applicando semplicemente i criteri prefissati per l’efficienza energetica da qui al 2020.
200 miliardi non sono certo noccioline. E’ il premio del risparmio energetico che da qui al 2020 potrebbe non solo ridurre considerevolmente la nostra impronta sulla terra, ma risollevare la nostra economia. Il rapporto Ecofys parla chiaro: se l’Unione europea raggiungesse l’obiettivo di risparmio energetico che si e’ data per il 2020, con l’ormai famoso aumento dell’efficienza energetica del 20% rispetto al 1990, risparmieremmo circa 200 miliardi di euro, una cifra pari quasi al Pil della Danimarca. Ma c’è anche una seconda previsione che guarda un po’ più in là. Ci sono in ballo altri 250 miliardi di euro che potrebbero essere risparmiati sulle diverse bollette energetiche se entro il 2035 si riducesse il consumo di energia del 35% rispetto ai livelli del 2005.
E’ ovvio che per raggiungere questi obiettivi bisogna impegnarsi con una linea politica chiara e rigorosa. Non è più tempo di cincischiare: il mondo non può attendere, e nemmeno la nostra economia. “L’economia verde deve essere il cuore del nuovo governo che ho in testa”. ha proclamato ieri sera Bersani, invitato da Fazio, mentre appena qualche giorno aveva profilato l
a cancellazione del Ministero per l’Ambiente. Speriamo che stavolta dica sul serio.