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Benessere Equo e Sostenibile: partono Bologna, Genova e Parma

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Vi ricordate del Bes, il  Benessere Equo e Sostenibile? Ne avevamo parlato a marzo. E’ la misurazione di alcuni indicatori, al di là del Pil, ideata da Cnel e Istat che vuole “fotografare” in modo più globale come stanno gli italiani e l’Italia. Questo indicatore è stato adottato già dai Comuni di Bologna, Genova e Parma, ora si tratta di capire come le amministrazioni tradurranno in azioni concrete i dati raccolti.
Vi ricordate del Bes, il Benessere Equo e Sostenibile? Ne avevamo parlato a marzo. E’ la misurazione di alcuni indicatori, al di là del Pil, ideata da Cnel e Istat che vuole “fotografare” in modo più globale come stanno gli italiani e l’Italia. Questo indicatore è stato adottato già dai Comuni di Bologna, Genova e Parma, ora si tratta di capire come le amministrazioni tradurranno in azioni concrete i dati raccolti.
A partire dagli indicatori BES, una rete di citta metropolitane sta sperimentando la misurazione delbenessere urbano equo e sostenibile, UrBES(di cui potete leggere il documento integrale nell’alegato Pdf). Il Comune di Bologna e di Genova hanno effettuato una prima indagine nel 2012  coinvolgendo i cittadini, che si sono espressi sulla misurazione della qualità della vita. A Parma è stato avviato il percorso per una nuova Comunità, un patto tra cittadini e amministratori capace di orientare lo sviluppo del territorio.
Secondo quanto riportato dal rapportoBes eUrBes e secondo quanto tutti noi constatiamo ognin giorno, l’Italia sta attraversando una profonda crisi dal punto di vista del benessere economico, del lavoro e più in generale dell’equita, che si affianca a crisi istituzionale. I livelli di fiducia nelle istituzioni e nella politica sono molto bassi e cio si riflette anche nei confronti della fiducia tra le persone: solo il 20% dei cittadini si fida degli altri contro il 60% registrato dei paesi nordici. Le reti familiari sono di supporto e così il volontariato, anche se particolarmente carenti al Sud. L’Italia presenta anche grandi ricchezze come il suopatrimonio paesaggistico,ambientale e culturalepoco valorizzato e tutelato. Il dissesto idrogeologicorappresenta ancora un grave rischio su tutto il territorio nazionale. C’e poi ilrischio per la salute e per l’ambiente naturaledovuto all’inquinamento presente in diverse aree del paese. 
In allegato Pdf il rapporto “Bes e Urbes”.

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