I francesi pensano di rinunciare alla Tav
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Adesso però dalla Francia arrivano voci discordi, preoccupate per la mancanza di finanziamenti adeguati da parte dell’Unione Europea.
Secondo il quotidiano francese Le Figaro il governo centrale di Parigi intenderebbe riesaminare la fattibilità di dieci progetti di linee ferroviarie ad alta velocità, tra cui appunto la tratta Torino-Lione. “Lo Stato ha previsto una serie di progetti senza averne fissato i finanziamenti. Il governo non avrà altra scelta che rinunciare ad alcune opzioni”, ha dichiarato il ministro del bilancio, Jerome Cahuzac. I politici transalpini avrebbero fatto appello ad un “nuovo accordo” con le parti in causa che comprenda nuovi contributi” da parte di Bruxelles, visto che è la stessa Unione europea a chiedere agli Stati membri un maggiore rigore finanziario. Secondo Le Figaro il governo francese sarebbe pronto a rinunciare alla tratta Torino-Lione, il primo dei grandi progetti in corso che viene giudicato superfluo.
la Torino Lione sarebbe tra le prime ad essere depennata in ragione del suo costo eccessivo, quantificato in 12 miliardi di euro, ma soprattutto per via dei dubbi sull’utilità della tratta. I dati a disposizione del governo francese fanno registrare un pesante calo nel “trasporto merci, sceso a quattro milioni di tonnellate su quella tratta, contro gli undici milioni di tonnellate vent’anni fa”.
La Tav dunque non è quel progetto indispensabile di cui ci parlavano i nostri politici. E non è nemmeno una decisione irreversibile.