L’Italia e la minaccia delle centrali nucleari vicine
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Grazie all’esito del referendum del 2011, l’Italia n on ha reattori nucleari (per la produzione di energia elettrica) in esercizio, e questa ovviamente è una buona garanzia di tutela per i cittadini italiani. Tuttavia il Trattato Euratom pone il nucleare sotto l’esclusiva competenza di singoli Paesi e ciò implica che spesso i Paesi limitrofi non sono consultati o coinvolti in modo adeguato nelle v alutazioni del rischio.
Non sorprende, dunque, che tra le centrali menzionate e nel rapporto di Greenpeace ce ne siano due, Krsko in Slovenia e Muleberg in Svizzera che minacciano anche gli italiani.
La centrale di Krsko minaccia, oltre l’Italia, ovviamente la Slovenia ma anche Croazia, Ungheria e Austria. Il punto più critico è che la centrale è costruita in
un’area sismicamente attiva. Sono in corso lavori per migliorare la resistenza alle inondazioni ma quando essi saranno conclusi, solo nel 2015, non basteranno a far ritenere la centrale al sicuro. Greenpeace ritiene che la Slovenia dovrebbe avviare una progressiva chiusura dell’impianto, piuttosto che estenderne la licenza operativa.
Anche la centrale di Muleberg, in Svizzera, è in area sismica e soggetta a inondazioni, in particolare per possibili incidenti a lla diga di Wohlensee. La centrale,
che minaccia la popolazione in Italia oltre che in Svizzera, Germania e Francia, non ha un adeguato impianto di raffreddamento in caso di emergenza e i lavori per rendere sicure le piscine di raffreddamento del combustibile nucleare non si concluderanno prima del 2017. Resta insufficiente la prevenzione per la produzione di idrogeno (gas esplosivo) e non c’è modo di affrontare e risolvere alcuni problemi collegati al tipo di reattore, il Mark-1. Inoltre, alcune raccomandazioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IEAA) non sono state implementate.
Greenpeace ritiene che per il rischio di terremoti, i limiti del disegno strutturale del Mark-1 e per l’età avanzata, questo impianto dovrebbe essere chiuso immediatamente. L’estensione illimitata della licenza che è stata di recente concessa a questa centrale è pericolosa e ingiustificata.