I falchi della destra che hanno vinto le elezioni in Giappone hanno annunciato di voler rivedere il piano di abbandono del nucleare deciso dal precedente governo. Intanto i marinai Usa fanno causa alla Tepco per le radiazioni.
Il neo-insediato governo giapponese, guidato dal premier liberaldemocratico Shinzo Abe, ha annunciato l’intenzione di rivedere il piano di abbandono del nucleare, deciso lo scorso anno dopo la tragedia di Fukushima. L’esecutivo, ha fatto sapere il ministro dell’Industria e del Commercio Toshimitsu Motegi, darà inoltre il via libera ai reattori “confermati sicuri” dall’autorità nucleare competente. “Dobbiamo riconsiderare la politica della
precedente amministrazione” che puntava a mettere fine al ricorso all’energia nucleare entro il 2040, ha affermato Motegi.Il Giappone, che contava sull’atomo per quasi un terzo del suo fabbisogno energetico, dopo l’incidente all’impianto di Fukushima ha spento tutti i 50 reattori attivi, tranne poi
riaccenderne due durante l’estate per timore di black out. Intanto, i media giapponesi hanno riferito che sabato Abe visiterà l’impianto di Fukushima e probabilmente anche i campi temporanei dove sono stati alloggiati gli sfollati dopo l’incidente alla centrale nucleare provocato dallo tsunami nel marzo scorso.
Intanto otto marinai americani, che parteciparono ai soccorsi dopo lo tsunami del 2011 in Giappone, hanno citato in giudizio la Tokyo Electric Company (Tepco), la società elettrica che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, per la loro esposizione alle radiazioni. Lo scrive la Bbc online. I marinai accusano la Tepco di aver mentito sulla reale minaccia proveniente dall’impianto danneggiato. Gli otto hanno sottoposto il caso a una corte federale di San Diego e chiesto 10 milioni di dollari a testa di indennizzo, 30 milioni di ammenda per la Tepco, e un fondo di 100 milioni di dollari per pagare le loro spese mediche. I marinai sostengono che il gestore diede l’impressione che il livello delle radiazioni rilasciate dall’impianto nucleare non rappresentasse alcuna minaccia per la salute, e che per questo si recarono in zone che erano in realtà pericolose,esponendosi alle radiazioni. Contattata dalla Bbc, Tepco ha confermato di essere stata citata in giudizio ma ha detto di non aver ricevuto ancora la denuncia e di non essere perciò in grado di commentare.