Libera ottiene un accordo con il Ministero: i gestori dei terreni agricoli confiscati alle mafie potrabbno accedere in via prioritaria ai Programmi di Sviluppo Rurale. Tra qualche giorno la campagna sul welfare sostenuta da Terra Nuova
I terreni confiscati alle mafie danno buoni frutti. Lo testimoniano da oltre 10 anni le associazioni raggruppate sotto il coordinamento di Libera, con oltre 70 prodotti biologici distribuiti tra grande distribuzione, piccoli negozi e mercatini
Qualche giorno fa sono emerse le minacce di morte a Don Ciotti che Totò Riina inviava dal carcere ai suoi affiliati. Ma Libera continua con ancora più forza il proprio impegno per la legalità e la giustizia, a cominciare dai terreni confiscati alle mafie, e convertiti in progetti di agricoltura sociale e tecniche colturali bio. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha firmato questa mattina un protocollo d’intesa con l’Associazione Libera con lo scopo di attuare una collaborazione per la realizzazione di iniziative e progetti, anche in occasione del prossimo Expo 2015, attraverso i quali promuovere l’informazione, la sensibilizzazione, la divulgazione, la formazione e l’educazione dei cittadini alla cultura della legalità e alla tutela e valorizzazione delle risorse agroalimentari, del territorio e dell’ambiente, con particolare attenzione all’uso sociale dei beni confiscati alle mafie.
Tra le attività previste dal protocollo ci sono anche l’individuazione, nella definizione della programmazione dei fondi europei 2014-2020 e dei nuovi Programmi di sviluppo rurale da parte delle Regioni, di misure a cui i gestori di terreni agricoli confiscati alla criminalità organizzata, potranno accedere in via prioritaria; la promozione nell’ambito delle iniziative di agricoltura sociale, di misure specifiche per i gestori di beni confiscati; l’attivazione di fondi di garanzia e di rotazione specificamente dedicati; la realizzazione di un’attività di ricerca, da svolgere in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato e con l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, per la mappatura e la possibile destinazione dei terreni e di altri beni immobili confiscati e sequestrati e delle aziende sottratte alle mafie nel settore agroalimentare.
La nostra rivista Terra Nuova intanto ha deciso di sostenere la nuova campagna Libera il Welfare, che verrà presentata in ottobre durante gli Stati generali dell’antimafia a Roma. Tra qualche giorno vi daremo maggiori informazioni in merito a questa iniziativa.