La resistenza gentile
homepage h2
In un mondo dove la bruttezza dell’eccesso – di consumo, di ego, di controllo – sembra avere il sopravvento, la scelta di coltivare fiori in modo naturale è un gesto rivoluzionario. Un atto di resistenza gentile. L'editoriale estivo del direttore di Terra Nuova.
C’è una bellezza che non si misura in pixel, che non si filtra su uno schermo, che non si consuma con un clic. È una bellezza più lenta, più profonda, che si respira. Una bellezza che si coltiva.
Viviamo in un mondo che corre veloce, dove tutto dev’essere performante, produttivo, perfetto. Eppure, basta varcare il confine di un campo in fiore – un campo vero, come quello della flower farm di Mara Zambelli, in copertina – per ricordarci che c’è un altro modo di stare al mondo. Un modo che profuma di terra, di vento, di stagioni. Che sa di attenzione e meraviglia.
I fiori, nella loro fragile, ostinata fioritura, ci offrono una lezione dimenticata: non servono artifizi per essere belli. Basta essere se stessi. Mara lo sa bene: i suoi fiori non hanno viaggiato per migliaia di chilometri chiusi in celle frigorifere; non sono stati «ingrassati» a pesticidi e ormoni per sembrare eterni. I suoi fiori sono vivi. E per questo parlano a tutti i sensi. Li vedi, li tocchi, li respiri. Ti parlano. Ti cambiano.
Coltivare fiori senza chimica non è solo un atto agricolo: è una dichiarazione poetica. È dire no a un sistema che strappa la natura dal suo contesto per trasformarla in merce. È scegliere di nutrire la terra invece di sfruttarla. È creare un’armonia dove le piante si aiutano a vicenda, gli insetti trovano casa, il suolo respira. È scegliere la policoltura invece della monocoltura. La relazione invece dell’isolamento. La bellezza vera invece dell’apparenza.
Perché i fiori, quelli autentici, non servono solo a decorare, ma a ricordarci chi siamo. Siamo parte di un ecosistema, non suoi padroni. E come in un bouquet ben composto, anche noi stiamo bene solo quando troviamo l’equilibrio tra le nostre differenze.
In un mondo dove la bruttezza dell’eccesso – di consumo, di ego, di controllo – sembra avere il sopravvento, la scelta di coltivare fiori in modo naturale è un gesto rivoluzionario. Un atto di resistenza gentile. È tornare a dare valore alla bellezza che nasce dal rispetto, non dalla manipolazione. Una bellezza che non si compra, ma si riceve. Che non si impone, ma si dona.
Ed è anche un modo per coltivare qualcosa dentro di noi. Perché un fiore che cresce nel rispetto della terra, in fondo, ci insegna a prenderci cura anche del nostro sguardo. A renderlo più attento, più sensibile, più umano.
Forse è questo che dovremmo imparare dai fiori: non a essere perfetti, ma a essere presenti. Radicati, aper- ti, generosi. E a rifiorire, ogni volta, nonostante tutto.
SCOPRI IL NUMERO DI LUGLIO-AGOSTO DELLA RIVISTA TERRA NUOVA
Il primo mensile del vivere bio: ecologia, alimentazione e salute, benessere, ricette, bioedilizia, agricoltura naturale, esperienze, sostenibilità, ambiente, spiritualità, nuova educazione, solidarietà, comunità e tanto altro
Qui trovi Terra Nuova di LUGLIO e puoi sfogliare gratuitamente un’anteprima
Acquista l’ultimo numero online
Visita www.terranuovalibri.it lo shop online di Terra Nuova
Terra Nuova è anche IN EDICOLA oltre che nei negozi bio e sul nostro shop online
Su www.terranuovalibri.it, lo shop online di Terra Nuova, sono disponibili all’acquisto tutti i nostri libri e naturalmente i numeri della rivista mensile.
