No alla carta che distrugge l’ambiente e le comunità
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120 associazioni ambientaliste presenti sul pianeta, e coordinate dell’Environmental Paper Network (Epn), hanno sottoscritto un trattato, il Global Vision Paper, che fissa una serie di obiettivi volti a guidare l’industria della carta verso pratiche più sostenibili. Tra i risultati richiesti ci sono la riduzione dei consumi, l’aumento dell’impiego di carta riciclata, l’utilizzo di carta proveniente esclusivamente da foreste certificate, il rispetto della responsabilità sociale, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e, infine, chiarezza e trasparenza relative alla filiera della carta verso i consumatori.
“Siamo orgogliosi di svelare una nuova e potente visione globale frutto di una miriade di voci, che sfida l’industria cartaria indicando pratiche più sostenibili” si legge nel comunicato. “Questo progetto verso il cambiamento indica le priorità verso la responsabilità sociale e la protezione dell’ambiente, in risposta al modello di iperconsumo mondiale di carta, con i terribili impatti sulla biodiversità, sulle foreste, sul riscaldamento globale, sulla qualità dell’aria e dell’acqua e sulle comunità locali.
L’espansione del settore della carta e della cellulosa comporta aspri conflitti sociali, l’espansione degli incendi forestali, perdita di biodiversità, massicce violazioni della legge, legate alla corruzione e a moderne forme di schiavitù – ha dichiarato Woro Supartinah, della coalizione ambientalista indonesiana Jikalahari – con il Global Vision Paper speriamo di creare un movimento mondiale per cambiare le condizioni di vita delle comunità forestali e la gestione stessa delle foreste».