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Orti urbani: l’esempio di Chicago

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Nell’ex città industriale, nei rioni dove si suonava il jazz, oggi fioriscono progetti agricoli per creare occupazione e fornire di cibo sano la comunità locale
Là dove c’era il cemento ora c’è l’erba. La via Gluck percorsa all’incontrario ci porta a Chicago e più esattamente nel quartiere South Side, dove imperversavano i musicisti jazz, e che nel corso degli anni ha subito fenomeni di degrado e di abbandono.
Per fronteggiare la progressiva perdità di identità e vita sociale il dipartimento per la pianificazione della città sta per approvare un progetto che dovrebbe creare la più grande fattoria urbana degli Stati uniti. Uno dei primi esempi di come l’agricoltura si riprende spazi, crea nuovi legami sociali, fornisce cibo a prezzi bassi per i cittadini (ma anche per gli ospedali e l’università della città), favorisce posti di lavoro diversi.
Nell’intenzione dell’amministrazione c’è la creazione di una fascia di territorio verde, fortemente incentrato sull’agricoltura urbana, nelle vicinanza di Englewood, secondo un piano che fa parte dell’iniziativa Dintorni Verdi e Salubri, all’interno del Dhe, cioè il Dipartimento di Chicago per le Abitazioni e l’Economia, progettato per ospitare e trasformare 13 miglia quadrate del South Side. Anni e anni di disinvestimenti e di declino demografico hanno lasciato nell’area 11.000 proprietà abbandonate pari a circa 800 acri.
La parte centrale del progetto è la linea ferroviaria della Nuova Era (Englewood Re-making America), lunga tre miglia, che diventerà la «spina dorsale» del distretto-fattoria, ha detto Strazzabosco. Quella che prima era una linea ferroviaria lunga tre miglia diventerà un parco sviluppato nel senso della lunghezza, lungo il quale saranno tracciati percorsi pedonali e ciclabili e costruzioni per usi agricoli. L’area destinata al distretto inizia direttamente lungo la ferrovia, dove si incontrano circa 100 acri di terreni abbandonati di proprietà pubblica. Nel tempo, essi saranno convertiti in piccole fattorie e altri progetti agricoli.
Le fattorie non soltanto produrranno cibi sani e a basso prezzo per la comunità, ma dovrebbero anche creare posti di lavoro e attrarre nuove costruzioni ad uso abitativo, delle industrie e delle attività commerciali e dei servizi. Due fattorie di mezzo acro per la formazione professionale esistono già all’interno del distretto – Growing Home’s Wood street e Honore Street – nonchè una terza fattoria privata di 1,7 acri, la Perry Street Farm. Tutte producono verdure di stagione come pomodori, cavoli, lattuga, barbabietole. Una quarta fattoria didattica di mezzo acro gestita dal Centro per la Trasformazione Urbana e dal Centro per la formazione biologica Angelic entreranno in funzione la prossima primavera.

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