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Efficienza energetica in casa: l’Europa accelera e l’Italia deve colmare il divario

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Dalla caldaia ibrida al fotovoltaico, ecco le soluzioni più efficaci per adeguarsi: l’Unione Europea ha fissato un obiettivo ambizioso: entro il 2050 quasi il 60% delle abitazioni dovrà essere riqualificato per ridurre i consumi e contenere le emissioni di CO₂. Un traguardo impegnativo che riguarda da vicino anche l’Italia, dove il patrimonio edilizio è tra i più datati del continente.
Efficienza energetica in casa: l’Europa accelera e l’Italia deve colmare il divario

Secondo i dati emersi dalla direttiva europea, il nostro Paese presenta un quadro molto simile a quello degli altri Stati membri, con una netta prevalenza di edifici residenziali costruiti decenni fa. L’età media delle abitazioni italiane è infatti di 59 anni e quasi la metà rientra nelle classi energetiche E e G, quelle più energivore. Dei 14,5 milioni di edifici complessivi, ben 12 milioni sono residenziali e richiedono interventi per migliorare le prestazioni e ridurre la dispersione.

Un problema strutturale che pesa su ambiente e portafogli

Gli edifici rappresentano una delle principali fonti di consumo energetico in Europa, soprattutto a causa di riscaldamento e raffrescamento. In Italia, dove molti immobili sono stati costruiti prima dell’introduzione delle normative sull’efficienza, la dispersione termica è un fenomeno diffuso: muri non isolati, infissi obsoleti e impianti datati determinano sprechi costosi e un impatto ambientale significativo.

Intervenire, dunque, non è un semplice accorgimento, ma un investimento necessario. Migliorare l’efficienza energetica significa ridurre i consumi, migliorare il comfort abitativo e diminuire le spese in bolletta. Senza contare che gli immobili efficienti aumentano il proprio valore sul mercato, diventando più competitivi.

Gli interventi prioritari per allinearsi agli standard europei

1. Installazione di una caldaia ibrida
Tra le soluzioni più efficaci per ridurre i consumi, spicca la caldaia ibrida. Come spiegato nella guida di Acea Energia, si tratta di un sistema composto da una caldaia a condensazione abbinata a una pompa di calore, in grado di scegliere in modo automatico la fonte energetica più conveniente in base alle condizioni esterne. Il risultato è un taglio significativo delle dispersioni e un utilizzo più intelligente dell’energia.

2. Coibentazione dell’involucro edilizio
Isolare adeguatamente muri, tetto e pavimenti significa ridurre la dispersione del calore in inverno e impedire il surriscaldamento in estate. Il cappotto termico e i nuovi infissi ad alte prestazioni sono tra gli interventi più consigliati.

3. Fotovoltaico e accumulo
Produrre energia in autonomia grazie ai pannelli fotovoltaici consente di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili. L’installazione di sistemi di accumulo (battery storage) migliora ulteriormente l’autosufficienza.

4. Elettrodomestici ad alta efficienza
Sostituire apparecchi obsoleti con modelli in classe energetica elevata permette un risparmio significativo nel lungo periodo, oltre a migliorare la sicurezza e l’affidabilità.

5. Domotica e automazione
I sistemi smart di controllo rendono possibile una gestione intelligente della casa, regolando temperatura, illuminazione e consumi in base alle reali necessità. Una soluzione ideale per evitare sprechi senza rinunciare al comfort.

Un investimento che genera valore sociale ed economico

La riqualificazione energetica non migliora solo le prestazioni degli edifici, ma anche la qualità della vita dei cittadini. Temperature più stabili, aria interna più salubre e ambienti meno umidi contribuiscono al benessere quotidiano. Inoltre, una casa efficiente si rivela più competitiva sul mercato immobiliare e rappresenta un vantaggio per l’intera collettività in termini di riduzione delle emissioni.

L’Italia ha tutte le carte in regola per affrontare questa transizione, purché si intervenga in modo strutturale, con una pianificazione che unisca tecnologie, incentivi e consapevolezza dei cittadini.

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