Il Mensile
Un «apòsofo» tra le api
Lui, Zeid Nabulsi, è un "apòsofo" tra le api; ha sviluppato un'approccio unico a questi insetti. Vi raccontiamo la sua storia sul numero di luglio-agosto della rivista Terra Nuova.
Lui, Zeid Nabulsi, è un "apòsofo" tra le api; ha sviluppato un'approccio unico a questi insetti. Vi raccontiamo la sua storia sul numero di luglio-agosto della rivista Terra Nuova.
Il declino degli impollinatori minaccia ecosistemi, agricoltura e biodiversità. Tra pesticidi, monocolture e cambiamenti climatici, le api stanno scomparendo. Ma c’è chi si impegna a invertire la rotta.
La propoli è una sostanza prodotta dalle api ricca di oli essenziali e resine che la api stesse utilizzano per disinfettare il proprio alveare. È una vera e propria sostanza risanatrice con azione antibiotica e antimicotica.
«Scegliere il cibo biologico salva le api e il nostro futuro alimentare»: lo afferma FederBio, sottolineando come gli insetti impollinatori abbiano «un ruolo essenziale nell’equilibrio ecologico, nella tutela della produzione agricola e della biodiversità, garantendo la sopravvivenza di numerose specie vegetali e animali».
Dopo quarant’anni di lotta contro la varroa, il nemico numero uno delle api, sono sempre più numerosi gli studiosi che vedono nella selezione naturale l’unica soluzione per evitare inutili trattamenti e assicurare un futuro alle api.
Nel 2022 negli Usa il numero di alveari è quasi dimezzato: – 48%. Un dato drammatico, inferiore solo a quello registrato nel 2020 quando si persero più di metà delle colonie di api, ma purtroppo superiore al calo del 2021 (-39%) e soprattutto alla media registrata negli ultimi 12 anni (-39,6%). Lo fa sapere la Campagna "Cambia la terra".
I pesticidi non contaminano solo il miele ma anche gli altri prodotti dell’alveare con concentrazioni che possono rappresentare un rischio per la salute di chi li consuma. E’ quanto emerso da uno studio recente, “Pesticide residues in bee bread, propolis, beeswax and royal jelly”, pubblicato su Food and Chemical Toxicology, come sottolineato dalla Campagna "Cambia La Terra".
A differenza dell’apicoltura convenzionale, il cui obiettivo prioritario è facilitare il lavoro dell’apicoltore e massimizzare la produzione anche a discapito delle condizioni di vita delle api, la permapicoltura punta a ricrearne l’habitat naturale.
Il 20 maggio torna la Giornata mondiale delle Api e ciò riporta al centro l'argomento cruciale della tutela degli insetti impollinatori, sempre più messi a rischio dall'agricoltura intensiva e dall'utilizzo massiccio dei pesticidi.
Impressionanti le conclusioni del primo studio che quantifica l’impatto della diminuzione di insetti impollinatori sulla salute degli esseri umani, pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives. Centinaia di migliaia di persone l'anno muoiono precocemente a causa di una minor offerta di cibo sano, che si riduce a causa della riduzione dell'attività degli insetti impollinatori.
Il "Salva api e agricoltori! L'iniziativa "Verso un'agricoltura favorevole alle api per un ambiente sano" è diventata la settima iniziativa dei cittadini europei (ICE) di successo. Ha raggiunto oltre un milione di dichiarazioni di sostegno da parte dei cittadini dell'UE, come hanno confermato gli organizzatori.
Recenti ricerche archeologiche hanno svelato che l’essere umano utilizza la propoli da circa 8500 anni. Ne facevano uso persiani, egizi, greci, romani, cinesi. Vediamone le proprietà.
Scegliere l’area dove collocare l’apiario che si vuole realizzare o avviare è una valutazione indispensabile: nessun apicoltore può sfuggire alla ricerca di un luogo ideale per le sue colonie, come spiega Fabrice Allier nel suo libro “Piccoli apicoltori. Attività educative e didattiche per fare apicoltura con i bambini”.
Come spiega Marco Mantovani nel suo libro “Apicoltura biologica con arnie warré e top bar”, per costruire le arnie è molto utile avere a disposizione una zona attrezzata con pochi e semplici utensili. Ecco quali sono.
Mauro Grasso , antropologo e apicoltore, ha rivoluzionato il modo con cui gestire un alveare, le api e la produzione del miele. E lo ha fatto con la permapicoltura, con la quale si introduce veramente un nuovo paradigma.
Per la vita dell'alveare sono necessari una serie di importanti elementi. Scopriamoli insieme.
Oltre all'ape domestica, ci sono altri preziosi impollinatori, come i bombi. Conosciamo meglio questi Imenotteri.
Balconi, tetti e giardini sono il luogo ideale per ospitare le api, insetti prodigiosi, fondamentali per la nostra sopravvivenza e attualmente minacciati da pesticidi e cambiamenti climatici. Per salvarle, si moltiplicano gli alveari in città, dalle cattedrali ai musei, alle aziende, alle pensiline degli autobus. Una battaglia in cui ognuno di noi può fare qualcosa.
Installare anche solo un alveare nel proprio orto o giardino può aiutare a salvaguardare un insetto preziosissimo. È importante, però, adottare un approccio ecologico.
Il Comitato "La Puglia non si avvelena", in rappresentanza di 54 associazioni territoriali e più di 5600 cittadini che hanno firmato una apposita petizione, ha anche avviato una raccolta fondi per sostenere l'impugnazione davanti al Tar di una delibera regionale che impone trattamenti giudicati altamente pericolosi per l'ambiente.