Fare comunità intorno al cibo e rendere il cibo sano accessibile a tutti: una rivoluzione non solo possibile ma praticabile da subito! Ve lo spieghiamo sul numero estivo della rivista Terra Nuova.
Fare comunità intorno al cibo e rendere il cibo sano accessibile a tutti: una rivoluzione non solo possibile ma praticabile da subito! Ve lo spieghiamo sul numero estivo della rivista Terra Nuova, grazie al dossier del Centro Nuovo Modello di Sviluppo.
«Dopo aver saccheggiato il Pianeta in preda all’ubriacatura del “sempre di più”, stiamo lentamente capendo che, se vogliamo garantirci un futuro, dobbiamo cambiare regime»: lo spiega appunto il Centro Nuovo Modello di Sviluppo nel suo rapporto.
«Fondamentalmente dobbiamo accettare di consumare di meno e produrre in maniera più rispettosa dei cicli naturali – scrivono dal CNMS – Due regole che valgono ancor di più in ambito agricolo, con- siderato che in questo settore gran parte del lavoro è svolto dalla natura. Ma sarebbe un errore pensare che il passaggio dall’agricoltura industriale a quella naturale richieda solo un cambiamento di tecniche produttive. Le ricadute sui livelli produttivi e sui prezzi richiedono anche cambiamenti di tipo sociale, in modo da evitare contraccolpi ai consumatori con meno soldi e ai produttori più fragili. Questo è il tema di cui ci occupiamo».
L’agricoltura industriale guidata dal profitto non produce cibo per la vita di tutti, ma merci per l’arricchimento di pochi
Nella logica del profitto a ogni costo, cosa produrre, come e per chi, conta poco
L’agricoltura industriale è figlia della nostra superbia, del mito della nostra superiorità, che ha cominciato a strutturarsi attorno al XVIo secolo, quando abbiamo esaltato la nostra intelligenza e il nostro saper fare
E nel rapporto si individuano cinque possibili soluzioni: nel modo di procurarci il cibo, nel modo di alimentarci, nei rapporti tra produttori e consumatori, nei rapporti fra gli stessi produttori, nel ruolo giocato dallo Stato.
Ce ne parla Gabriele Bindi, giornalista di Terra Nuova.
“La rivoluzione invisibile” di cui scrive il direttore di Terra Nuova sul numero di giugno della rivista è quella dei microrganismi, combattuti e avversati per lunghissimo tempo e di cui oggi si riscoprono invece tutti i benefici.
Tra i protagonisti della rubrica Ecocircuito sul numero di giugno della rivista Terra Nuova trovate “We are Waldorf” di Trento, dove trovate naturalmente la nostra rivista!
Sabato 21 giugno a Firenze, dalle 11 alle 13, un’importante occasione per informarsi su cosa sta accadendo in Italia e in Europa sul fronte dei nuovi Ogm. Fondazione Est-Ovest e Terra Nuova organizzano (presso gli spazi della Fondazione in via Girolamo Vitelli 20) un incontro pubblico dal titolo “Nuovi Ogm: cosa ci aspetta? L’UE accelera la deregolamentazione e il governo italiano li sta già autorizzando in campo: facciamo chiarezza”.
“Il parcheggio”: con noi la rubrica satirica di Arianna Porcelli Safonov, pubblicata sul numero di giugno della rivista Terra Nuova. E che qui condividiamo anche con i lettori del web. Divertente, graffiante, provocatoria, da leggere!
“La rivoluzione invisibile” di cui scrive il direttore di Terra Nuova sul numero di giugno della rivista è quella dei microrganismi, combattuti e avversati per lunghissimo tempo e di cui oggi si riscoprono invece tutti i benefici.
Tra i protagonisti della rubrica Ecocircuito sul numero di giugno della rivista Terra Nuova trovate “We are Waldorf” di Trento, dove trovate naturalmente la nostra rivista!
Sabato 21 giugno a Firenze, dalle 11 alle 13, un’importante occasione per informarsi su cosa sta accadendo in Italia e in Europa sul fronte dei nuovi Ogm. Fondazione Est-Ovest e Terra Nuova organizzano (presso gli spazi della Fondazione in via Girolamo Vitelli 20) un incontro pubblico dal titolo “Nuovi Ogm: cosa ci aspetta? L’UE accelera la deregolamentazione e il governo italiano li sta già autorizzando in campo: facciamo chiarezza”.
“Il parcheggio”: con noi la rubrica satirica di Arianna Porcelli Safonov, pubblicata sul numero di giugno della rivista Terra Nuova. E che qui condividiamo anche con i lettori del web. Divertente, graffiante, provocatoria, da leggere!
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