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Fermiamo la distruzione delle Apuane

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Gli ambientalisti chiedono la revoca del presidente del parco regionale delle Apuane perché non vuole chiudere le cave e sono tanti i cittadini che si mobilitano. Al Terra Nuova Festival il 7 giugno si farà il punto della situazione.
Il parco regionale delle Apuane in Toscana, patrimonio dell’Unesco, un ecosistema unico al mondo per flora e fauna, sta subendo l’ennesimo abuso. Tante sono le cave di marmo e le multinazionali hanno capito che dai detriti, dagli scarti in scaglie si potevano trarre enormi profitti e a bassissimo costo se trasformati in carbonato di calcio utilizzato principalmente nel settore chimico per sostituire il piombo nelle vernici, l’amianto nei tetti, la fibra di legno nella carta, nei cosmetici, nei dentifrici. Le multinazionali stanno letteralmente polverizzando il Parco Regionale provocando la distruzione degli habitat di migliaia di animali, l’inquinamento di fiumi, sorgenti, l’ammorbamento dell’aria da polveri sottili causato dai mezzi di trasporto e aggravando il dissesto idrogeologico. Il nuovo piano paesaggistico della Regione Toscana pare favorevole a una progressiva chiusura delle cave situate all’interno del parco e a riconvertire le economie in economie durevoli ed ecosostenibili. Il Presidente del Parco, che per primo avrebbe il dovere di tutelarlo, si oppone difendendo le cave e la distruzione in nome del profitto di pochi.
Il 7 giugno al Terra Nuova Festival si farà il punto della situazione con gli esperti e i rappresentanti dei comitati. LEGGI IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA MANIFESTAZIONE

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