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Italia a rischio gas

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Sabato 11 giugno diversi comitati da tutta Italia si troveranno a Milano per condividere  informazioni e confrontarsi sulle attività di estrazione e stoccaggio di gas presenti sul territorio nazionale.
In particolare, si incontreranno alcune realtà che hanno dato vita alla Campagna contro la Devastazione e il Saccheggio dei Territori e Saccheggio, nata nel 2015 ad Ancona durante un’affollata assemblea, con alcuni comitati lombardi attivi da anni nella provincia di Crema.
«Secondo lo Sblocca Italia e più in generale la politica del governo Renzi – spiegano i promotori – l’Italia deve diventare un hub strategico, un nodo fondamentale per la distribuzione e il commercio di gas in tutta Europa. La Lombardia in particolare gioca un ruolo di primo piano: proprio lo Sblocca Italia prevede nella regione la maggior parte di siti di stoccaggio. Ben sei impianti sono già attivi o autorizzati (Bordolano, Brugherio, Cornegliano, Ripalta, Sergnano e Settala) e un settimo, quello di Bagnolo Mella, ha superato la procedura di valutazione di Impatto Ambientale ministeriale. Questi impianti sono classificati ufficialmente “a rischio di incidente rilevante” sulla base della Direttiva comunitaria Seveso Ter. Lo scorso dicembre in California ad Alison si è verificata una perdita di gas che ha comportato l’evacuazione di circa 10.000 persone per mesi e la proclamazione dell’emergenza nazionale. Inoltre, dopo quanto accaduto con il progetto CASTOR in Spagna, è evidente il rischio sismico connesso a queste infreastrutture. Cosa implica questo per i territori e i cittadini? Quale modello economico ed energetico c’è alla base? Quale peso hanno le opinioni degli abitanti? Quali vantaggi e svantaggi per il territorio? L’Environmental Justice Atlas, un’organizzazione internazionale a cui aderiscono 23 università di tutto il mondo, ha stimato in più di 1700 i conflitti ambientali in corso in tutti i continenti. La principale rivendicazione delle popolazioni è quella di determinare il futuro dei luoghi che abitano, potere che invece hanno soggetti economici molto lontani dal conoscere le zone dove operano. In Italia i comitati si stanno unendo per uscire dall’invisibilità e per dare più forza alle istanze che portano avanti, istanze che partono dal pensiero comune di voler vedere la propria terra libera da nocività e da sfruttamento, coltivata e gestita per il benessere reale di chi li abita e non per il vantaggio economico di pochi, e potenti, soggetti finanziari».
PROGRAMMA
MATTINA – VISITA “SUI LUOGHI DELL’HUB DEL GAS” IN LOMBARDIA
Visita sul campo presso le aree di costruzione di stoccaggi e centrali di compressione, a cura del Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia
POMERIGGIO – INTERVENTI E DIBATTITO
La fragile Italia alla prova dell’hub: infrastrutture pericolose e difesa del territorio
Presso Piano Terra, via Federico Confalonieri 3, Milano
Dalle ore 15:00 alle 19:00
  • Pietro Dommarco “Il caso geogastock in Basilicata tra problemi ambientali e decisioni dell’authority del gas”
  • Enrico Duranti “Stoccaggi realizzati in Lombardia e la questione della Seveso”
  • Giacomo Cangini “Stoccaggi in progetto in Lombardia e la questione sismica”
  • Ilsa Orani, “Gli stoccaggi in Romagna tra finanziamenti pubblici e zero partecipazione”
  • Mariapaola Di Sebastiano, Comitato No Stoccaggio San Martino sulla Marrucina, “Stoccaggi in Abruzzo tra problematiche di effetto cumulo ed effetto domino”
  • Alfredo Vitali (skype), Associazione Ambiente e Salute nel Piceno “Stoccaggio di S. Benedetto del Tronto, Sicurezza della popolazione, valori immobiliari e azioni legali”
  • Marcella Stumpo “Il caso del progetto SINARCA in Molise: la popolazione esiste per i proponenti e gli amministratori?”
    L’Italia come hub del gas: connessioni tra le lotte per iniziative comuni?
  • Giovanna Margadonna “Il gasdotto della rete Adriatica. I rischi di un asset strategico per l’hub del gas e le connessioni tra le lotte”
  • Gianluca Maggiore (skype) “Il gasdotto TAP nella rete transnazione dei gasdotti. I rischi di un asset strategico per l’hub del gas e le connessioni tra le lotte”
  • Augusto De Sanctis, Campagna Stop Devastazioni “Un’Italia a tutto rischio. VIA, VAS, azioni legali, attività scientifiche: vogliamo attivare 2-3 azioni comuni tra le lotte?”
DIBATTITO FINALE
Per informazioni:

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