E' matematico: nella classifica Eurostat sulla gestione dei rifiuti in Europa balza all'occhio il caso della Danimarca. Il paese con più inceneritori è anche quello che produce più spazzatura. La Germania il paese che ricicla di più
Sarà un caso che il paese con il più alto ricorso agli inceneritori sia anche quello che produce più rifiuti procapite? Sono stati pubblicati i dati Eurostat su riciclo e trattamento dei rifiuti nei Paesi Europei, con la solita, preannunciata, figuraccia dell’Italia e con i paesi del Nord che come al solito si lisciano le unghie. Ma se guardiamo un po’ più attentamente non poi è vero che certi paesi brillino sempre per gli aspetti di salvaguardia ambientali e della salute. Tanto per esser chiari le più alte percentuali di rifiuti inceneriti si registrano in Danimarca (54%), Svezia (51%), Belgio (42%), Lussemburgo e Olanda (38%). Questo dato viene letto come un dato virtuoso, come un risparmio al conferimento in discarica, come se i rifiuti sparissero improvvisamente nel nulla. Quando si guarda alla produzione procapite dei rifiuti si capisce come stanno le cose.
La notizia, diramata dall’Ansa, dice che gli Italiani con 535 chili pro capite, non producono tanti rifiuti quanto i danesi – che con 718 chili a testa detengono il record Ue – ma in discarica ne mandano ben il 49%, contro il 3% della Danimarca. Cosa c’entra tutto questo con una gestione corretta del rifiuto? I Danesi sono antropologicamente così spreconi e consumisti da buttare più rifiuti nella spazzatura? Non è questa una dimostrazione che il sistema degli inceneritori richieda un pasto sempre più abbondante di rifiuti da digerire e trasformare in polvere?
Se proprio vogliamo fare confronti sarebbe assai meglio guardare ai dati sulla raccolta differenziata e il compost. Nella classifica europea svetta ancora la Germania (63%), che dà il buon esempio, seguita da Austria (62%), Paesi Bassi (61%) e Belgio (57%).
La fotografia scattata da Eurostat rivela dei progressi da parte dell’Italia. Per la raccolta differenziata i dati presentati danno infatti atto di una crescita di 13 punti percentuali sulla media del 27% del 2001. Sui 535 chili di rifiuti pro-capite, prodotti in Italia nel 2011, 505 sono stati trattati, ma solo il 34% riciclati o trasformati in compost. Il 49% e’ stato conferito in discarica, il 17% negli inceneritori, il 21% riciclati, e il 13% trasformati in compost.