Rifiuti: vince Berlino, Londra e Parigi peggio di Roma
homepage h2
Certo, bisogna dire che giocava in casa, ma mostrando una percentuale del 38% in rifiuti recuperati per il riciclaggio, non si allontana molto dalla capolista, che c’era da aspettarselo, è stata Berlino con il 42% di differenziata. A Berlino, bisogna dire che il 33% dei rifiuti viene incenerito con recupero energetico, mentre da noi i rifiuti non differenziati finiscono soprattutto in discarica. Ma è sui costi che la nostra capitale sorprende di più: i romani infatti pagano una tariffa per i rifiuti più bassa rispetto a tedeschi, francesi e inglesi. A Roma tre persone che vivono in un’abitazione di 100 metri quadri mediamente spendono in totale all’anno 378 euro. “Ogni romano spende dunque 30 centesimi al giorno per avere garantita la pulizia delle strade, lo svuotamento dei cestini, la raccolta dei rifiuti, quella differenziata, gli impianti di trattamento e il trasporto”, ha spiegato Daniele Fortini, amministratore delegato e presidente di Ama.
L’aspetto che più desta preoccupazione è la mancanza di prevenzione, su cui i tedeschi sono sicuramente più bravi. Perché i romani, malgrado la crisi, producono 1.775.000 di tonnellate all’anno che corrisponde a una quota di 610 kg a testa, mentre a Berlino la quota procapite è inferiore di quasi 2 quintali con 442 kg pro capite.
Nella classifica della differenziazione dei rifiuti segue Londra, che ha una produzione media pro-capite davvero spropositata di 970 kg. Segue Vienna con il 33% di raccolta differenziata; la capitale austriaca è nota soprattutto per il trattamento termico dei rifiuti, che tratta il 75% dei rifiuti indifferenziati prodotti (pari al 67% del totale) mentre il 5% di essi va a recupero di materia, il 14,5% diventa compost e il resto è formato da scorie dell’incenerimento che finisce in discarica. A Vienna la produzione pro capite annua è di 599 kg.
Al quinto posto c’è Madrid, con il 17% di raccolta differenziata, il 39% dei rifiuti che finisce in discarica e poco più del 26% si avvia all’incenerimento; tuttavia la produzione all’anno è più bassa, con un milione di tonnellate (377 kg a testa). Chiude la classifica delle capitali europee Parigi, con solo il 13% di raccolta differenziata, di cui il 12,7% è destinato alla discariche il 67% va ad incenerimento. La produzione di rifiuti solidi urbani qua si allinea a quella tedesca sui 440 kg a testa.