Non usa pesticidi: agricoltore denunciato
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Emmanuel Giboulot, viticoltore del dipartimento della Côte-d’Or, conduce da più di 30 anni 10 ettari di vigna con il metodo dell’agricoltura biologica.
Il 24 febbraio è comparso in udienza al tribunale di Digione (centinaia di persone hanno manifestato all’esterno in suo sostegno) per aver rifiutato di usare un pericoloso pesticida sulla sua vigna. L’udienza si è conclusa con il rinvio al 7 aprile per la sentenza. Rischia 6 mesi di prigione e 30.000 € di sanzione.
Lo scorso giugno, per contrastare un rischio ipotetico di epidemia di flavescenza dorata, una malattia delle viti, il prefetto della Côte-d’Or ha preso una decisione radicale: tutti i viticoltori avrebbero dovuto trattare le loro vigne contro la cicalina, l’insetto che diffonde la malattia.
Il problema è che anche l’insetticida meno inquinante uccide oltre alla cicalina, anche le api e gli insetti utili. Distrugge ogni sorta di insetto necessario a contenere i parassiti delle vigne. Siccome Emmanuel Giboulot lavora da più di 30 anni per preservare gli equilibri ecologici della sua vigna, ha deciso di combattere la cicalina scegliendo fra i numerosi trattamenti naturali ben conosciuti dagli agricoltori biologici.
Era tranquillamente al lavoro, la scorsa estate, quando è arrivato da lui un ispettore della direzione regionale dell’Agricoltura che gli ha chiesto le fatture di acquisto dell’insetticida; il viticoltore ha dichiarato di non averlo usato ed è stato denunciato.
La petizione serve ad esprimere solidaretà al viticoltore: chi usa la lotta biologica dovrebbe essere portato ad esempio dalle autorità, e incoraggiato, non subire una repressione giudiziaria.