Restare al passo con il nord Europa
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L’industria cartaria italiana ha già affrontato con successo una transizione energetica basata su gas e cogenerazione ad alta efficienza che ha permesso di sviluppare un tessuto industriale importante e, al contempo, abbattere i consumi energetici (per unità di prodotto) del 25% negli ultimi 25 anni.
Photo by Vanessa Riecke
Il settore cartario oggi, consuma 2,5 miliardi di m3 di gas (2023) producendo l’80% del fabbisogno energetico in cogenerazione (calore ed energia elettrica) ad un livello di costo che pesa per oltre il 12% sul fatturato del settore (2023).
La sfida oggi è incentivare il più possibile gli investimenti verdi degli energivori e con interventi strutturali. Una infrastruttura elettrica che possa supportare l’eventuale elettrificazione delle imprese senza discriminazione geografica. Promozione dell’uso del biometano, che va impiegato nei processi più efficienti come la cogenerazione attraverso la gestione del territorio e del bosco con il recupero delle biomasse. Chiudere il ciclo del riciclo, recuperando energia dagli scarti del processo produttivo, come avviene negli altri stati europei.
La necessità di accrescere la competitività dell’industria italiana, ridurre i costi energetici e supportare il processo di decarbonizzazione dei settori hard to abate sono obiettivi che possono essere raggiunti adottando una strategia diversificata che, oltre all’efficientamento energetico, includa l’economia circolare, l’uso di combustibili low carbon, l’elettrificazione dei consumi e l’utilizzo di vettori energetici innovativi.